Il Sud che riscopre le sue Origini

Il Sud che riscopre le sue Origini
"Ni son todos los que están, ni están todos los que son" Gli Ebrei del Sud Italia che riscoprono le loro tradizioni di Sefarditi

12 mag 2013

Shavuot 5773




Shavu'òt (in ebraico שבועות), ("sette settimane") è una delle tre feste bibliche di pellegrinaggio. Tra le maggiori festività ebraiche, è anche conosciuta come festa delle settimane. Gli ebrei di lingua greca diedero il nome di pentecoste (πεντηκόστη) poiché cade 50 giorni dopo Pesach. Escludendo il giorno stesso di Pesach, la festa cade 49 giorni più tardi. Questa festa pone termine al Conteggio dell'Omer. Shavu'òt ha numerosi aspetti che ne hanno determinato i vari nomi con cui viene identificato. Nel Tanakh è chiamata "Festa della mietitura" (חג הקציר, Hag ha-Katsir; Esodo 23, 16) e "Festa delle settimane" (חג שבעות, Hag Shavu'òt; Es 34, 22; Deuteronomio 16, 10) ed ancora "Festa delle primizie" ( יום הבכורים, Yom ha-Bikkurim; Numeri 28, 26 )

La Pentecoste degli Anusim vicino a Shavuot:

Pentecoste, dal greco antico ἡμὲρα (heméra) - πεντηκοστή (pentekostè) - cioè "cinquantesimo" (giorno), è una festa della tradizione ebraica e successivamente di quella cristiana. Nella religione cristiana, cade nel cinquantesimo giorno dopo Pasqua (da cui il nome), di domenica, ed è quindi una festa mobile, dipendente dalla data della Pasqua. Nell'ebraismo la Pentecoste è una delle tre festività, dette Shalosh regalim (tre pellegrinaggi), denotanti feste di pellegrinaggio - a Gerusalemme. L'origine della festa è ebraica e si riferisce allo Shavuot (letteralmente: settimane), celebrato sette settimane dopo La Pasqua ebraica, iniziando a contare dal secondo giorno di Pasqua, il 16 di Nisan. La festività ebraica era legata alle primizie del raccolto e alla rivelazione di Dio sul Monte Sinai, dove Dio ha donato al popolo ebraico la Torah. Le sette settimane corrispondono al periodo dell'Omer, un periodo di lutto in memoria di disgrazie accadute al popolo di Israele che termina con la festa di Lag Ba Omer, e Shavuot vuole essere una festa gioiosa per il dono della Torah. Ebrei e cristiani, pur considerando sacri gli stessi libri (rispettivamente Tanach e l'Antico Testamento), nel corso della storia si sono allontanati reciprocamente nella lettura che ne hanno fatto.

Nell'antico Israele la mietitura del grano durava sette settimane durante le quali si respirava un'atmosfera di gioia (Geremia 5, 24, Deuteronomio 16, 9, Isaia 9, 2).Si iniziava con la mietitura dell'orzo durante Pesach e si terminava con la mietitura del frumento a Shavu'òt. Shavu'òt era quindi la festa conclusiva della mietitura del grano così come le otto giornate di Sukkot rappresentavano il termine del raccolto della frutta. Secondo Esodo 34, 18-26, Shavu'òt è la seconda delle tre feste che venivano celebrate nel Tempio di Gerusalemme. Gli Israeliti dovevano recarvisi portando con sé i primi frutti del raccolto:« Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra. » Non era prescritta una quantità minima: « Poi celebrerai la festa delle settimane per il Signore tuo Dio, offrendo nella misura della tua generosità e in ragione di ciò in cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto. » (Deuteronomio 16, 10-10)  Nel Levitico (23, 15-21) vengono definiti i sacrifici che dovevano essere offerti dalla comunità: essi prevedevano il sacrificio di numerosi animali. È previsto il divieto di lavorare durante la festività ed attenersi alle proibizioni di Shabbat con il permesso di accendere da un fuoco già acceso, come ad esempio per cucinare per i giorni di festa ma non per i giorni successivi a Yom tov, e di trasportare oggetti nel dominio pubblico o fino al dominio privato (cfr Eruv). Bisogna celebrare il Qiddush durante sera e giorno

Si usa mangiare cibi con latte. Nella Mishnah e nel Talmud la festa viene definita Atzeret. Questo termine viene solitamente tradotto in assemblea solenne che indica l'incontro dei pellegrini durante le feste di pellegrinaggio. Lo stesso nome viene utilizzato anche per Pesach (Deuteronomio 8,  e per Sukkot (Levitico 23, 36). Nella letteratura post-Talmudica viene riutilizzato il nome di Shavu'òt. Shavu'òt cade il giorno 6 del mese di Sivan e mai di martedì, giovedì o sabato. Gli ebrei della diaspora celebrano la festa per due giorni mentre in Israele solo per uno. Shavu'òt è il cinquantesimo giorno del Omer (conta delle offerte del grano). Quando il Tempio di Gerusalemme ancora esisteva, vi venivano offerti i primi frutti del raccolto e due pani fatti con la farina del nuovo raccolto (Levitico 23, 15-21). È uso piuttosto diffuso di decorare le case e le sinagoghe di erbe e rami a ricordo della verdeggiante montagna scelta da Dio per dare agli Israeliti la Torah. Queste decorazioni sono principalmente fatte di rami di palme sovrapposte una all'altra. È un'usanza molto sentita nelle grandi famiglie ebraiche soprattutto aschenazite e sefardite, assieme a cibi che ricordano le cose mangiate nel deserto.



L'aspetto agricolo 

Come l'offerta di un covone d'orzo segnava l'inizio della stagione del raccolto, così l'offerta di un pane prodotto con il grano nuovo ne segnava il termine. Questo non significa che Pentecoste, originariamente, fosse una semplice festa agricola; ma dimostra che la legge mosaica si rivolgeva ad una popolazione agricola, adattandosi perfettamente ai suoi particolari bisogni ed abitudini.

La celebrazione del dono della legge 

Dal termine dei tempi biblici, un significato completamente nuovo, mai apparso nelle Scritture, venne attribuito dagli ebrei a questa festa: Pentecoste commemorava il dono della Legge sul monte Sinai, come raccontato da sostituendo la festività che ricordava il cinquantesimo giorno dell'uscita dall'Egitto. I libri liturgici ebraici, dove la festività è descritta come "il giorno del dono della Legge" . Seguendo questa interpretazione, gli ebrei moderni passano la vigilia della festa leggendo la Legge o altre Scritture appropriate. Nella diaspora la festa dura due giorni, un'eredità questa dovuta alla difficoltà con cui gli ebrei della diaspora riuscivano ad accertare esattamente in che giorno il mese iniziava in Erez Israel. Durante il giorno di Pentecoste non era permesso il lavoro servile .

I sacrifici 

L'offerta sacrificale consisteva in due forme di pane lievitato fatto con due decimi di efa, oppure farina prodotta con il grano nuovo . Il pane lievitato non poteva essere posto sopra l'altare ed era solamente presentato (alla lettera "sollevato"); un pane veniva dato al Sommo sacerdote, l'altra veniva divisa tra i sacerdoti che ne mangiavano dentro ai recinti sacri. Venivano offerti anche due agnelli dell'anno come sacrificio di pace, e un capro per l'espiazione dei peccati, insieme all'olocausto di sette agnelli senza difetto, un vitello e due arieti . Il numero delle vittime offerte in olocausto durante la festa è diverso da quello citato in  Gli ebrei moderni considerano i due regolamenti come supplementari

L'aspetto sociale 

La festa era un'occasione per gioiose riunioni sociali , e possiamo dedurre dal Nuovo Testamento che, come per la Pasqua, un gran numero di ebrei provenienti da tutte le parti del mondo raggiungevano Gerusalemme per parteciparvi 



Una Festa Anusim